Una condizione fondamentale per prevenire le malattie cardiovascolari è quella di "fotografare" lo stato di salute del nostro cuore e del nostro apparato cardiovascolare.
Perchè purtroppo potrebbero essere in atto già delle patologie cardiovascolari che, trattate precocemente, consentono di ridurre notevolemente il rischio di eventi acuti (infarto o ictus).
Va quindi messo a punto uno screeening guidato che, sulla base di una attenta valutazione clinica da parte del medico, mette a punto una serie di esami diagnostico-strumentali.
Ognuno di questi esami, da solo, non può dare tutte le indicazioni necessarie, ma le informazioni ricavate da ciascun esame sono fondamentali per valutare il "grado di rischio cardiovascolare" di un paziente e programmare una eventuale serie di interventi (terapeutici o invasivi) mirati.
Esistono degli esami di I livello e di II livello (più specifici).
Esami di I livello
1) ECG (da solo ha una bassa sensibliltà per eventuale patologie delle coronarie già presenti).
2) ECG sotto sforzo (fondamentale per discriminare la presenza di una eventuale patologia alle coronarie).
3) Ecocardiogramma con studio doppler (importante per valutare la funzione contrattile del cuore ed eventuali patologie alle valvole cardiache, anche congenite).
4) Holter ECG delle 24 h (mette a punto un monitoraggio del cuore nelle 24 h; determinante in presenza di sospette aritmie).
5) Holter della pressione arteriosa delle 24 h (fondamentale per verificare se il paziente sia affetto da ipertensione areriosa e debba quindi intrapendere una terapia antiipertensiva, ma anche per controllare la reale efficacia di una terapia già intrapresa).
Esami di II livello
1) Scintigrafia miocardica da sforzo. In presenza di un ECG sotto sforzo sospetto determina uno studio accurato della prefusione del cuore per individuare una eventuale area del cuore ischemica.
2) TAC delle coronarie. Una TAC toracica ad alta definizione in grado di individuare la presenza di lesioni alll'interno delle corornarie, quando i precedenti esami (ECG sotto sforzo e scintigrafia miocardica) sono fortemente sospetti per una patologia ischemica delle coronarie.
3) Coronarografia. Un esame invasivo con posizionamento di un catetere all'interno delle arterie per valutare una eventuale stenosi delle coronarie e trattarla in quella stessa seduta con una angioplastica con posizionamento di STENT.